Giovedì 16 marzo 2017, siamo andati in biblioteca con la classe 2A ad un incontro con uno scrittore che si chiama Alfredo Stoppa.
Ci ha presentato uno dei suoi ultimi libri che ha scritto: “L’ultimo della classe”. Parla di un bambino di sette anni che si sente emarginato perché è considerato da tutti l’ultimo della classe. Lui reagisce con violenza a questa situazione, picchiando o facendo dispetti ai compagni di scuola che, per reazione, lo emarginano ancora di più e lo prendono in giro di continuo anche perché il suo carattere introverso non lo aiuta affatto a integrarsi con la classe. E’ una storia molto triste ma molto vera.
In seguito ci ha presentato un altro libro: “I passi del padre” che è ambientato durante la seconda Guerra Mondiale e parla di una bambina che si nasconde invece di ubbidire ai propri genitori che le avevano detto di stare con loro; e proprio grazie a questo atto di disobbedienza, riesce a salvarsi dai soldati tedeschi che invece purtroppo arrestano tutta la sua famiglia, tranne lei.
Questo libro ci ha impressionato molto e non vediamo l’ora di leggerlo per intero. Ci ha fatto riflettere soprattutto su come a volte sia difficile prendere una decisione giusta ma anche su come ci faccia sentire grandi, poter prendere delle decisioni in modo autonomo.
In seguito ci ha spiegato in breve altri suoi libri meno recenti sia per ragazzi sia per adulti.
Poi ci ha chiesto se avevamo domande. Una fra le cose che ci ha impressionato di più è stata la risposta che ha dato alla domanda di una nostra compagna che gli ha chiesto: “Qual è il suo genere preferito?” La risposta è stata: “Non ho un genere preferito ma un libro mi piace se è steso bene e se le parole quando le leggi scorrono come fiumi”.
Dopo abbiamo fatto altre domande e così ci ha spiegato meglio il suo lavoro attuale di scrittore e quello che faceva un tempo di editore e ci ha raccontato degli episodi che gli sono accaduti durante degli incontri che ha fatto in altre scuole in tutta Italia, alcuni erano divertenti, altri erano commoventi e altri ti facevano riflettere.
Così si è concluso il nostro incontro e siamo tornati a scuola. Durante la strada, alcuni di noi si sono confrontati sulle opinioni dell’autore e su quello che ci ha detto.
Giulia, Loretta, Taha. 
