La Scuola, in Italia, è da troppo tempo considerata un peso per il bilancio nazionale. La miopoia di chi ha governato è stata (ed è, sembra) tanta e tale da ridurre i vari Istituti Scolastici in “braghe di tela”.
In più di trent’anni di lavoro ho sentito tanti, troppi proclami, ho visto cambiare nome a ciò che facciamo (che rimane sempre uguale…) e “soloni” della didattica riempirsi la bocca di annunci che poco o niente hanno cambiato nella realtà quotidiana.
Nella pratica, ho visto solo un impoverimento dell’offerta che possiamo proporre ai ragazzi a causa dei tagli operati dallo Stato. Forse sarebbe più onesto fare l’elenco delle singole persone coinvolte in questo sfacelo ma toccare “la casta” è sempre… pericoloso. Per fortuna esiste ancora una certa libertà di espressione e di pensiero!
Forse sono stato solo sfortunato, sono capitato sempre in scuole senza soldi… Ma molti colleghi mi dicono che anche nelle loro realtà la situazione è questa. Credo che solo il “famoso” Invalsi (quello che ha obbligato i ragazzi di terza media a fare due scritti in più, passando da quattro a sei, all’esame di Licenza Media!) sia riuscito a trovare quattrini a piene mani!
Per fortuna singole Amministrazioni Locali sono lungimiranti e, consapevoli che i ragazzi di oggi saranno gli uomini di domani e coscienti che quanto hanno avuto oggi lo potranno spendere in futuro, riescono ancora (nonostante i pesanti tagli operati anche nei loro confronti…) a collaborare economicamente per qualche iniziativa.
Tutta questa premessa per dire che qualsiasi “sponsor” disposto a intervenire per la realizzazione di nostri progetti è il benvenuto e lo ringrazieremo ospitandolo in queste pagine.
I nostri interessi “economici” sono di modesta portata: il cibo per i pesci, il costo di un esperto che viene a farci una lezione, i materiali per realizzare fisicamente un palstico, le lampade per l’acquario, il costo dell’entrata di un museo, e così dicendo.